Problemi di udito graduali o improvvisi non sottovalutarli
La perdita di udito, detta anche ipoacusia, affligge molte persone. E' consigliabile, appena ci si rende conto di avere problemi di udito, di effettuare dei controlli presso il medico otorino e nel caso recarsi in un centro acusitco. Per ulteriori consigli:
La diagnosi precoce è importante Non sottovalutare il problema!
La sordità è un problema diffuso
Circa il 16% della popolazione soffre di problemi di udito.
Riguardo l'età non devi commettere l'errore di pensare che l'ipoacusia affligga solo in età anziana; a soffrirne sono circa 1 bambino su 1000 e addirittura 1 adulto su 3 sopra i 60 anni.
Molti aspettano troppo
Sempre secondo le statistiche, una persona che accusa problemi di udito attende qualche anno prima di rivolgersi ad un centro acustico.
Se tu o una persona cara avete qualche problema di udito, non attendete ulteriormente.
Prenotate oggi stesso un controllo dell'udito in una delle nostre sedi o recapiti in Umbria: Perugia, Bastia - Assisi, Marsciano, Città di Castello, Spoleto, Umbertide.
Non ti costa nulla, ma può fare la differenza per migliorare la qualità della tua vita.
Problemi di udito Il grave impatto sulla qualità della vita
Problemi mentali ed emotivi
Il National Council on Aging ha condotto uno studio su 2300 persone affette da perdita dell'udito, mostrando come gli individui parzialmente sordi hanno il 50% di possibilità in più di diventare depresse (Fonte).
Ma non solo, l'ipoacusia può portare a:
- Problemi cardiovascolari
- Ipertensione
- Depressione
- Ansia e paranoia
Isolamento
La perdita dell'udito rende difficile la comprensione dei suoni soprattutto quando ci si trova in luoghi affollati e rumorosi; questo porta l'individuo ad evitare situazioni sociali con tante persone come ristoranti, comitive, bar, ecc.
Si va quindi incontro a solitudine ed isolamento, con tendenza a ridurre la socialità al minimo.
Questo contribuisce ad aggravare i problemi emotivi già menzionati, ma soprattutto diventa un rischio per le capacità cognitive (vedi punto successivo), in quanto il cervello lentamente perde "allenamento" e si atrofizza.
DEMENZA
"Un deficit moderato dell’udito può aumentare di tre volte il rischio di sviluppare una forma di demenza. Inoltre, gli anziani con una forma significativa di ipoacusia hanno il 24% di probabilità in più di compromettere le proprie abilità cognitive, tra cui concentrazione, memoria e capacità di pianificazione" (Fonte)
"Secondo recenti pubblicazioni della Lancet Commission soffrire di un’ipoacusia periferica durante la mezza età (a partire dai 55 anni) si pone come fattore di rischio per lo sviluppo di declino cognitivo da anziani." (Fonte)
Il ruolo dell'apparecchio acustico
L'adozione di un apparecchio acustico può migliorare sensibilmente la qualità della vita della persona.
Esistono vari tipi di apparecchi: endoauricolari, retroauricolari e ad occhiale. Grazie all'evoluzione tecnologica abbiamo oggi a disposizione dispositivi facilmente collegabili e il nostro compito è quello di guidarti ad una scelta migliore.
"Una ricerca condotta negli Stati Uniti dal National Council on the Ageing (NCOA) fra le persone al di sopra dei 50 anni affette da perdita uditiva ha evidenziato come la maggior parte degli utilizzatori di apparecchi acustici affermino che la loro vita è sensibilmente migliorata da quando hanno iniziato ad usarli. I benefici sono stati quindi in miglior relazioni con i familiari, maggior rispetto per se stessi e migliore salute mentale, indipendenza e sicurezza." (Fonte)
Approfondimento
Ipoacusia, ossia "scarso udito"
L'orecchio umano
L'udito è il primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto e a permettere il contatto con il mondo esterno.
L'orecchio capta i suoni e li trasforma in impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello viaggiando all'interno di fasci di fibre nervose.
- Orecchio Esterno: E' composto dal meato acustico e dal padiglione auricolare, l'unica parte visibile. La sua funzione è quella di raccogliere i suoni per convogliarli nel condotto uditivo sino alla membrana timpanica. Una volta arrivati al timpano, vengono tradotti in vibrazioni e trasmessi all'orecchio medio.
- Orecchio Medio: Contiene tre ossicini: il martello, l'incudine e la staffa. Questi convertono le vibrazioni sonore del timpano e le trasmettono all'orecchio interno.
- Orecchio Interno: E' costituito dal labirinto osseo, dal labirinto membranoso, dalla coclea e dal nervo acustico. Le onde sonore che raggiungono la coclea vengono trasformate in impulsi elettrici e inviati al cervello. Attraverso le fibre nervose del nervo acustico la coclea trasmette il messaggio all'area del cervello preposta all'elaborazione ed all'interpretazione di ciò che sentiamo.
La perdita uditiva (Ipoacusia)
La perdita dell’udito consiste nella progressiva riduzione della capacità di sentire i suoni, mentre la sordità è la completa incapacità di avvertire qualunque tipo di suono. Sia l’una che l’altra condizione possono insorgere per vari motivi e a qualunque età. Infatti, le persone possono diventare sorde improvvisamente a causa di alcune complicazioni dovute a un’infezione virale, oppure perdere l’udito nel tempo a causa di patologie, lesione dei nervi o danni provocati dall’esposizione a un rumore molto forte.
Esistono tre tipi principali di perdita uditiva:
- Ipoacusia neurosensoriale: Il danno è localizzato nella coclea o nel nervo acustico e ne consegue una distorta trasmissione delle informazioni al cervello (presbiacusia, neurinoma dell'acustico, sordità improvvisa...).
- Ipoacusia trasmissiva: Quando il danno è localizzato nell'orecchio esterno o nell'orecchio medio. Si ha una ridotta trasmissione del suono soprattutto sulle frequenze medio-gravi (otosclerosi, timpanosclerosi, otite media...).
- Ipoacusia mista: In questi casi la causa del danno uditivo è sia nell'orecchio esterno o medio, sia nella coclea o nel nervo acustico.